EN BLANC ET NOIR

Memorie di un eterno presente

Un concerto scritto da

Claude Debussy, Erik Satie e Igor Stravinsky

Con la partecipazione di Jelly Roll Morton e Bix Beiderbecke

Testi e musiche elaborati e orchestrati da
Antonello Paliotti


Orchestra Collegium Philarmonicum, diretta da 
Gennaro Cappabianca

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En blanc et noir è un progetto musicale centrato sulle figure di Claude Debussy, Erik Satie e Igor Stravinskij. Il loro interesse per il jazz e la musica "esotica", per la tradizione orale, tra cui quella napoletana, è sempre stato un punto comune e una grande fonte di ispirazione per i tre grandi musicisti.

Questa ampiezza di vedute, in un periodo storico molto particolare, caratterizza la loro forza e ricchezza musicale conservando, però, sempre ben riconoscibili le loro personalità artistiche.

 

Questo progetto, basato su un'idea del compositore napoletano Antonello Paliotti, è ispirato dall'incontro dei tre musicisti in casa di Claude Debussy, attestato da foto, scritti e documenti dell'epoca.

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In un giorno del giugno 1911, Debussy invitò il suo vecchio amico Erik Satie e il giovane Igor Stravinsky per condividere un pranzo e un pomeriggio di discussioni a casa sua, nella sua residenza parigina.

Non sappiamo cosa si saranno detti, in quel pomeriggio, ma ci piace immaginarlo: avranno senz’altro parlato della collezione di ninnoli e oggetti orientali di cui Debussy andava matto; forse anche di quei giorni di fine ‘800 in cui i due francesi si sono conosciuti in un cabaret parigino. Avranno anche parlato della musica non scritta, dei gamelan giavanesi, tanto cari a Debussy, delle orchestrine da music-hall, della musica napoletana, che Stravinsky amava tanto, e di quel proto-jazz che compare abbondantemente nelle loro composizioni di quel periodo.

Ora, noi vogliamo immaginare che questo momento continui senza interruzioni, anche oggi, in un eterno presente. Li immaginiamo sulla strada che li porta a casa di Debussy, in metropolitana, lungo la Senna, come se si potesse incontrarli e chiedere a ciascuno di loro degli altri due.

I testi utilizzati in questo spettacolo sono autentici, scritti dagli stessi compositori in diverse occasioni. Il set di musicisti scelti è molto vicino a quello immaginato da Debussy per "La Plus que Lente": una piccola orchestra di brasserie.

 


Debussy ed io ci capivamo al primo cenno, senza alcun bisogno di spiegazioni complicate, perché ci conoscevamo, si può dire, da sempre. (Erik Satie) 

Stravinsky è un bambino viziato che ogni tanto mette le dita nel naso della musica. Da vecchio, sarà insopportabile, o meglio non sopporterà nessuna musica; ma per ora è straordinario! (Claude Debussy) 

Ricordo una colazione a casa di Debussy, dove incontrai anche Erik Satie, poco dopo la prima di Petruska. Bevemmo champagne e mangiammo su un raffinatissimo dentelle couvert; io fotografai i due compositori francesi insieme, mentre Satie fotografò me con Debussy. (Igor Stravinsky)


Organico: 2 sax sopr, 2 sax alti, 2 sax ten, 2 sax bar, 2 trombe, 2 tromboni

Tastiera, mandolino elettrico, basso, 2 fisarmoniche, percussione

Voce recitante 

Durata del concerto: 75 minuti circa

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